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Smart working & Co.: vita e lavoro ai tempi del Covid19

smart working
– Smart working e molto altro: l’ufficio si sposta a casa e diventa… smart!
– Solidarietà digitale, la risposta delle istituzioni per alleviare l’impatto di questa quarantena.
– Continuare a crescere per reagire all’emergenza Covid19 si può, grazie all’e-learning

 

#IoRestoaCasa. Ma non mi fermo. Anzi, progetto il futuro. Questo il pensiero che sta spingendo aziende e imprenditori a continuare a investire nel loro lavoro in questo momento di emergenza, valorizzando ad esempio lo smart working. In barba al Covid19. Così come l’istruzione, che sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Qualsiasi aspetto della quotidianità viene toccato e stravolto. Portando dei disagi, certo, ma anche nuovi modi di affrontare diversi aspetti della vita di tutti i giorni.

Partendo dal mondo del lavoro potremmo chiederci: come si trasforma un ostacolo in una opportunità? Un esempio lampante potrebbe essere quello di concentrarsi appunto sull’integrazione dello smart working. O anche di concentrarsi sulla formazione. In un regime di distanziamento sociale, tra un flash mob musicale sul terrazzino, una serie di Netflix e un aperitivo in diretta su Skype, investire sulla crescita personale potrebbe essere la carta vincente.

e-learning, l'alternativa costruttiva all'accoppiata Netflix-divano

Solidarietà digitale: la risposta del governo

Un primo input in realtà arriva dalle istituzioni. Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, insieme all’Agenzia per l’Italia digitale, ha infatti raccolto la disponibilità di diverse realtà, allo scopo di fornire una lista di servizi e soluzioni innovative che possano aiutare a ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus. Il progetto si chiama Solidarietà Digitale e ha come obiettivo quello di aiutare le persone permettendo loro di:

  • lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e con l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate;
  • leggere gratuitamente un giornale o un libro sul proprio smartphone o tablet;
  • restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.

Formazione online per tutti i gusti

Tornando al mondo del lavoro c’è uno spunto che potrebbe riassumere le possibilità insite in questa situazione di emergenza: crescere molte volte è semplicemente la miglior risposta alle avversità esterne. Un esempio pratico? Prendiamo come esempio il naturale avvicendarsi delle stagioni. Il seme, ricoperto da un copioso strato di neve, durante l’inverno si prepara. Durante la successiva primavera si schiude e fa fruttare le proprie capacità. Il medesimo meccanismo può applicarsi a qualsiasi figura che in questo momento deve rintanarsi in casa o comunque ridurre le proprie attività.

Potrebbe essere il momento migliore ad esempio per rinfrescare il proprio inglese. Oppure per studiare più da vicino gli strumenti e tecniche per migliorare le conversioni di un e-commerce. Potrebbe essere utile a chi gestisce le vendite online anche apprendere le basi di come le neuroscienze influenzano chi acquista online. Oppure potrebbe anche essere l’occasione giusta per affacciarsi al mondo dell’economia e delle nuove tecnologie applicate all’avvio di un’attività, un progetto o una start up, andando a scoprire come le cryptovalute stanno rivoluzionando la raccolta fondi.

Smart working: quante risorse smart!

Oltre alla formazione, questo periodo di distanziamento sociale può portare a integrare soluzioni innovative nel mondo del lavoro. Primo fra tutte la necessità di organizzare in maniera abbastanza inedita i rapporti tra colleghi. La videochiamata non è certo una novità, ma di sicuro la necessità di collegarsi a distanza non è mai stata sentita come adesso. Per questo l’utilizzo di strumenti come Skype, forse la più famosa e diffusa delle app per videocall, sono diventati un alleato insostituibile. Possibili alternative gratuite all’applicativo di Microsoft possono essere ad esempio:

  • Whereby, che nella sua versione gratuita permette di chiamare fino a 4 utenti.
  • Zoom, altro applicativo molto utilizzato e che permette anche nella sua versione gratuita di poter fare videoconferenze con un numero illimitato di utenti, ma con il solo limite di tempo, fissato a 40 minuti. Un modo utile per abbattere i tempi di una riunione?
  • Hangout, la soluzione di casa Google che permette di collegare fino a 10 utenti nella sua modalità gratuita, disponibile online senza download di alcun “player”.

Proprio Google si rivela essere una piattaforma davvero valida per gestire il lavoro a distanza. Attraverso l’acquisto della sua versione a pagamento della sua G-Suite, si possono scoprire le potenzialità di una piattaforma davvero adatta a tutte le esigenze lavorative. Come ad esempio Hangouts meet, che permette di organizzare videoconferenze tramite invito.

Video call: l'unica soluzione per il lavoro in remoto

Da smartphone a scanner: come?

Ma non di sole videochiamate vive il lavoratore da ufficio. Sentite già la nostalgia della vostra fotocopiatrice? Nessun problema, è infatti possibile trasformare i nostri smartphone in veri e propri scanner, sfruttando anche un equipaggiamento fotografico ormai arrivato a picchi altissimi di qualità. L’app più in voga in questo momento si chiama Scanbot e promette di non far rimpiangere la comodità della sorella maggiore da ufficio.

E per quelli che sfruttavano le pause per gustarsi un buon caffè, non avendo a disposizione la macchinetta in  casa? Per tutti loro pare proprio che l’unica soluzione domestica praticabile sia solo questa.

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