Il brand journalism è un grande alleato dell’omnicanalità. Ci crediamo e, per questo, abbiamo creato una redazione di giornalisti e di professionisti della comunicazione in grado di scavare sotto la superficie del brand e individuare la notizia.
La sfida è aiutare le aziende a pensare come i media e a parlare direttamente con il loro pubblico per rispondere a un bisogno informativo, educare, intrigare, ispirare.
Con il brand journalism, le storie più rilevanti vengono trasformate in un flusso organizzato e continuo di contenuti pertinenti e accattivanti, integrati e in dialogo con la strategia delineata di marketing e comunicazione. Ciò consente di aumentare la visibilità, posizionarsi come opinion leader del proprio settore, affermarsi come fonte di informazione credibile e autorevole.
Il brand journalism, insomma, trasforma la comunicazione aziendale in un valore per l’audience. Autorevolezza, fedeltà e reputazione si trasformano, nel tempo, nella leva commerciale più efficace.

La costanza è la forza. Nell’ambito di una strategia omnicanale, ognuno dei canali scelti per veicolare i contenuti va presidiato in modo costante e coerente. Come fare? Attraverso la realizzazione di piani (e calendari) editoriali specifici. Sono una sorta di “metronomo”. Niente pubblicazioni spot, quando c’è tempo: piuttosto, una regia strategica che fissa, persegue e misura obiettivi.
Si tratta di un percorso, fatto passo dopo passo con l’azienda, che parte dallo studio dello scenario e dei competitor, delle abitudini del target di riferimento e da dati analitici di traffico ed engagement. I piani editoriali dettano il tempo della produzione dei contenuti e costituiscono la base organica di applicazione della strategia di comunicazione. Al bando, l’improvvisazione: spazio, invece, alla programmazione. Ciò consente di ottimizzare i tempi e valorizzare quanto viene prodotto.