L’analisi dei concorrenti è una questione di… spie. Non nel senso di chi, spesso con l’inganno o la dissimulazione, cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altri allo scopo di riferirle a chicchessia. Spie nel senso di strumenti che rivelano e segnalano fatti, situazioni e condizioni che, altrimenti, sfuggirebbero alla normale percezione e osservazione.
In questo senso, l’analisi dei competitor svolge una funzione importante a livello di marketing. Parliamo dello studio approfondito degli altri player in campo, in modo da definire le azioni più efficaci per aggredire il settore di mercato di riferimento. Non a caso, di norma, alle aziende che incontriamo, chiediamo preliminarmente se sanno chi siano (davvero) i loro competitor. Perché farlo? Perché guardare a loro aiuta a capire qualcosa in più della propria azienda e contribuisce a strutturare una strategia efficace. Ma da dove si comincia e come si concretizza tutto ciò? Scopriamolo assieme.
L’analisi dei concorrenti rientra nella più vasta analisi di mercato, ovvero il processo preliminare che permette di valutare l’intero ecosistema e scenario competitivo in cui opera un’azienda. Questa attività include lo studio della segmentazione del mercato, delle tendenze, dei comportamenti dei consumatori e, ovviamente, delle strategie dei competitor.Questo tipo di studio è fondamentale perché aiuta a gettare le basi di una strategia, individuando dove si trovano le concrete opportunità di crescita. Nello stesso mercato, infatti, ci possono essere delle nicchie più promettenti e altre che, invece, danno scarse prospettive. Concentrarsi sulle prime senza disperdere le energie sulle seconde è un primo grande passo per andare nella giusta direzione. E raggiungere la meta, ovvero centrare i propri obiettivi di business.La chiave sta nel prendere decisioni non “a sentimento”, ma con un approccio data-driven, basato cioè sulle evidenze che emergono dagli studi. In questo modo si evitano decisioni fondate su intuizioni o sulla filosofia del “si è sempre fatto così”.
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L’analisi di mercato ti permette di capire chi sono i tuoi competitor, diretti e indiretti.
Capire questa distinzione ti aiuta a focalizzare gli sforzi e a identificare le reali minacce e opportunità, senza sottovalutare servizi o prodotti alternativi che potrebbero portarti via delle fasce di clienti.
Entrando più nello specifico dell'analisi dei concorrenti, bisogna ribadire quanto questa attività sia fondata sulla raccolta dati. Per far ciò, i software vengono in nostro soccorso perché ci permettono di raccogliere e analizzare una grande quantità di informazioni. Gli strumenti a disposizione sono molteplici e vanno presi tutti in considerazione per avere uno sguardo a tutto tondo sul mercato. Qui di seguito trovi i principali.
In ogni caso è importante definire degli adeguati benchmark, ovvero dei parametri oggettivi di riferimento che consentano di mettere a confronto il tuo brand con i competitor e di analizzare come le azioni di marketing vanno ad impattare sul posizionamento.
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L’obiettivo finale dell'analisi dei concorrenti non è copiarli, ma superare le loro performance puntando tutte le fiches sulla propria unicità. Cioè sulla proposta valoriale che contraddistingue il tuo brand. Questo richiede creatività, strategia e un approccio orientato ai dati, che non va lasciato al caso. Anche perché l'analisi della concorrenza risulta un esercizio fine a sé stesso se non viene accompagnato un studio interno del tuo brand. Per esempio, attraverso un’analisi SWOT puoi definire i tuoi punti di forza e di debolezza, capendo dove devi correre ai ripari e dove, invece, ti stai muovendo bene. Insomma, basta navigare a vista: occhio, piuttosto, alla spia… quella accesa sul cruscotto della tua azienda.