Strategia
18/9/2024

Quali canali di comunicazione presidiare per i propri obiettivi di business?

  • Non esiste una ricetta valida per tutti: procedere tentoni o, peggio, copiare quel che fanno i competitor non porta da nessuna parte.
  • La chiave è avere una strategia e individuare i canali di comunicazione funzionali al caso specifico, facendo scelte mirate e funzionali in base agli obiettivi da raggiungere.
  • Ogni canale ha caratteristiche peculiari e regolei da rispettare: in caso contrario, il messaggio, a prescindere dal valore, risulterà stridente.
  • Ognuno di questi canali richiede risorse e dedizione per ottenere dei risultati tangibili. Ecco perché è difficile presidiare correttamente tutti i canali contemporaneamente e bisogna scegliere su quali media focalizzare i propri sforzi.

È questione di strategia

Quali canali di comunicazione presidiare? È una domanda che, legittimamente, molte aziende si pongono di fronte a un panorama vasto e in continua evoluzione come quello della comunicazione. Non è semplice districarsi con efficacia tra balletti su TikTok, video su Youtube, articoli su LinkedIn. Accanto ai canali digitali, ci sono poi quelli tradizionali. Per rispondere all’interrogativo iniziale, diciamo subito che non esiste una ricetta valida per tutti. Procedere a tentoni o, peggio, copiare quel che fanno i competitor non porta da nessuna parte. Per intenderci, non è obbligatorio essere su Facebook e non si è tenuti a stare su TikTok solo perché è il social del momento. La chiave è avere una strategia e individuare il “cocktail” giusto di strumenti di comunicazione funzionali al caso specifico, facendo delle scelte mirate e funzionali in base agli obiettivi da raggiungere. Scopriamo di più.

Ogni canale ha le sue regole (da rispettare)

Il mezzo è il messaggio, sosteneva il teorico della comunicazione Marshall McLuhan. Questo suo concetto, enunciato nel 1964, sottolinea come i mezzi di comunicazione influenzino il contenuto del messaggio. A distanza di sessant’anni, questa intuizione rimane valida. Infatti, ogni canale contiene in sé delle caratteristiche intrinseche che lo identificano e che, in qualche modo, condizionano il modo in cui vengono creati i contenuti.Questo discorso vale sia per i canali digitali, sia per quelli tradizionali: del resto, ogni media ha il suo pubblico e le sue regole. Esistono alcuni canali della comunicazione più informali e che premiano i contenuti divertenti, come TikTok, e altri che richiedono, invece, serietà e autorevolezza, come LinkedIn. È fondamentale rispettare queste regole, quando si comunica: in caso contrario, il messaggio, a prescindere dal valore del contenuto, risulterà stridente o imbarazzante.Quando si progettano delle strategie di comunicazione, è importante partire da queste caratteristiche per declinare il messaggio nei diversi canali scelti. Per questo, è fondamentale dotarsi di una strategia omnicanale che pianifichi e strutturi al meglio le azioni di comunicazione nei diversi media.

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Canali di comunicazione tradizionali, digitali o entrambi?

I canali di comunicazione sono i mezzi con i quali un brand può raggiungere il proprio pubblico. In questo caso, noi stiamo trattando di media, ovvero di mezzi di comunicazione di massa che partono da un singolo enunciatore per raggiungere una moltitudine di persone. Ognuno di questi canali ha le sue regole formali, esplicite e implicite, che lo rendono peculiare. I media si dividono in due grandi famiglie:

  • Canali tradizionali
    • Stampa: giornali, riviste, magazine aziendali, mook
    • Radio: spot radiofonici e programmi brandizzati
    • Televisione: spot televisivi e contributi brandizzati
    • Affissioni pubblicitarie: poster e manifesti
    • Eventi: conferenze, fiere, roadshow ed eventi di networking
  • Canali digitali
    • Sito web
    • Magazine digitale o blog
    • Newsletter
    • Social media come Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, TikTok
    • Messaggistica istantanea (WhatsApp e Telegram hanno implementato la funzione broadcast, che permette un invio massivo di messaggi)
    • Video marketing: YouTube e Vimeo
    • Podcast per contenuti audio brandizzati

Ognuno di questi canali richiede risorse e dedizione, per ottenere dei risultati tangibili. Ecco perché è molto difficile presidiare correttamente tutti i canali contemporaneamente. Si rende, quindi, necessario scegliere su quali media focalizzare i propri sforzi. Il vantaggio dei canali digitali è che permettono una misurazione effettiva delle persone raggiunte, permettendo di fare delle valutazioni data-driven dei risultati ottenuti.

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Come scegliere i canali di comunicazione giusti

La scelta dei canali di comunicazione dipende dalla strategia omnicanale che viene creata puntando a uno o più target di riferimento con obiettivi ben precisi come, ad esempio, generare lead o accrescere la brand awareness.In questo senso, dotarsi dei giusti strumenti consente di pianificare le pubblicazioni nei diversi canali, in modo da massimizzare le risorse a disposizione. Infatti, ogni azione di comunicazione ha un costo, economico e di tempo. La valutazione strategica su quali canali di comunicazione presidiare deve essere fatta anche sulla base del budget e delle risorse interne a disposizione.Inoltre, a  prescindere dai canali che si decide di presidiare, bisogna essere consapevoli dell’importanza di creare contenuti di valore in grado di ingaggiare, incuriosire e intrattenere il pubblico. In un universo mediatico ormai saturo, bisogna farsi notare per la qualità dei propri contenuti.

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L’opportunità/necessità di una strategia omnicanale

Se da un lato il contenuto è sovrano, dall’altro regolarità e coerenza sono elementi premiati. Bisogna, quindi, definire il tono di voce che identifica il brand e creare un’esperienza coerente per il pubblico nei diversi media che si decide di presidiare.Tutto ciò si ottiene con la pianificazione delle azioni che deriva da una strategia omnicanale, frutto di un’attenta analisi di target, obiettivi e risorse a disposizione. Questo screening iniziale porta alla formulazione di una ricetta (davvero) su misura che permette di aumentare l’efficacia delle campagne e di migliorare la reputazione del brand.

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