Il focus della comunicazione si è spostato sempre di più nel corso degli anni sugli utenti. Soddisfare le aspettative e le richieste del loro pubblico di riferimento è diventato l’obiettivo strategico principale dei brand. Un obiettivo ambizioso, che necessita di grande studio proprio su quel pubblico che si cerca di colpire. Ma quanto a fondo è possibile conoscere la propria audience? La soluzione sta nei social media, compagni ormai inseparabili delle giornate di molti di noi. Basti pensare che, solo in Italia, ogni giorno sono attivi in media più di 43 milioni di utenti, ossia il 71,6% della popolazione. Si sale addirittura all’80,2%, se si considerano le fascia d’età superiori ai 13 anni.
Il social listening, ossia il monitoraggio delle conversazioni che i vari utenti intrattengono sui diversi canali, è una pratica importante per le aziende che vogliono comprendere meglio il loro pubblico, monitorare la propria reputazione online e migliorare le proprie strategie di marketing e di comunicazione.
Il social listening è una pratica sempre più diffusa tra le aziende. Questa attività non si limita al monitoraggio delle menzioni della propria azienda sui social media, ma include anche la raccolta di informazioni sulle conversazioni dei clienti e dei concorrenti su determinati argomenti o temi. Ciò, ovviamente, produce tutta una serie di vantaggi strategici per il brand.
Uno dei maggiori vantaggi del social listening è la possibilità di conoscere meglio il proprio pubblico. Monitorando i social media e altri canali online, le aziende possono raccogliere informazioni sulle preferenze, le opinioni e i bisogni dei propri clienti. Queste informazioni possono aiutare le aziende a creare prodotti e servizi più mirati e adattati alle esigenze del proprio pubblico.
Il monitoraggio delle conversazioni degli utenti è utile anche per individuare eventuali problemi dei clienti, per esempio con un prodotto o un servizio offerti, così da poterli affrontare tempestivamente, migliorando la soddisfazione del cliente.
Il social listening consente alle aziende di monitorare i propri concorrenti e di conoscere meglio il mercato in cui operano. Monitorando le conversazioni sui social media, le aziende possono raccogliere informazioni sui prodotti, i servizi e le strategie dei propri concorrenti. Queste informazioni possono aiutare le aziende a identificare le opportunità di mercato e a sviluppare strategie di marketing più efficaci.
Il social listening può anche aiutare le aziende a misurare l’efficacia delle proprie campagne di marketing e di comunicazione. Monitorando le conversazioni sui social media, le aziende possono capire come il pubblico reagisce alle loro campagne e quali sono i risultati ottenuti. Queste informazioni possono aiutare le aziende a migliorare le proprie campagne, renderle più accattivanti ed efficienti.
LEGGI ANCHE: Ecco come la (buona) comunicazione aziendale diventa un… asset nella manica
Pensare che basti solo battere a tappeto la rete per raccogliere informazioni è un primo passo verso il disastro. Per poter essere davvero strategici nell’utilizzo di questo fondamentale strumento, serve avere un piano d’azione ben chiaro. Partiamo da alcuni consigli fondamentali.
LEGGI ANCHE: Social media management: per un post, il “pre” è fondamentale
Ovviamente, per poter essere efficaci ed efficienti nella propria campagna di ascolto dei desideri degli utenti, il social listening tool può fare la differenza. Esistono molti strumenti di social listening disponibili sul mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e funzionalità. Tra questi: Hootsuite, Brandwatch, Mention, Sprout Social, Talkwalker o Meltwater, solo per citarne alcuni.
Sono tutti strumenti in grado di monitorare le conversazioni a seconda di determinate parole chiave, restituendo dati grezzi o costruendo veri e propri report, per poter analizzare tendenze di mercato e competitor.
Scegliere lo strumento giusto dipende, però, come abbiamo già accennato, dal budget disponibile. Infatti, non tutti gli strumenti offrono le stesse funzionalità, oppure le stesse sono differenziate a seconda dei pacchetti disponibili. Una grande importanza nella scelta, però, è rappresentata dalle esigenze dell’azienda, da quali strumenti di analisi sono necessari per gli obiettivi principali delle sue campagne. Insomma, a prescindere dallo strumento, a fare la differenza è la strategia che ci spinge a usarlo.
Proprio parlando di strategia, è importante sottolineare come il social listening si può trasformare in un importante valore aggiunto per la comunicazione omnicanale. Abbiamo visto quali vantaggi in generale può portare all’azienda, ma come si traducono, una volta applicati all’approccio omnicanale? Ecco alcuni esempi:
Come si diceva, il social listening aiuta il brand a capire come i propri clienti interagiscono con i propri prodotti e servizi attraverso diversi canali. Monitorando tutti insieme i commenti sui social media, le recensioni sui siti di e-commerce e le e-mail di feedback, le aziende possono ottenere informazioni utili sul comportamento dei clienti. Queste informazioni, una volta raccolte e analizzate, possono aiutare a sviluppare una strategia omnicanale che sia più mirata e personalizzata.
Il social listening può aiutare a migliorare la comunicazione tra i diversi canali di marketing. Ad esempio, se un cliente fa una domanda sui social media riguardo a un prodotto specifico, l’azienda può rispondere non solo sui social media, ma anche tramite email o chat sul sito web. In questo modo, il cliente riceve una risposta rapida e completa, migliorando l’esperienza complessiva.
Monitorare le conversazioni sui social media, sui forum e sui siti di recensioni può aiutare a identificare eventuali problemi o critiche, per rispondere prontamente e per risolverli. Ma non solo, il brand può analizzare in contemporanea i diversi canali, analizzando il sentiment complessivo delle interazioni e approntando una strategia di azione che possa essere univoca negli obiettivi, ma poi specificatamente adattata per ogni canale attivato. Un lavoro di concerto tra tutti i canali che, sfruttando contenuti e messaggi differenziati, sarà decisamente più efficace nella costruzione di una brand reputation forte e duratura.